venerdì 16 aprile 2010

Scontro di Civilta'


I sociologi si stanno confrontando su due diverse visioni del futuro.

  1. La teoria di Fukuyama prevede una fusione dei sistemi politici economici e culturali mondiali. Il capitalismo e la democrazia (forse più esatto chiamarla partitocrazia) conseguiranno la vittoria in quanto non si scorge all’orizzonte la nascita di eventi “interessanti od innovativi”.
  2. La teoria di Huntington prevede il perdurare delle differenze culturali. Le civiltà si scontreranno per la contrapposizione dei maggiori blocchi etnici: Asia orientale, Mondo islamico ed Occidente opposti gli uni agli altri, arroccati su valori e visioni inconciliabili del mondo.

Molte persone sono convinte che la cultura dell’Occidente, con la bramosia di oppressione e supremazia universale, è un vizio di pensiero falso, immorale e pericoloso.

Gli scenari futuri potrebbero essere molteplici e interscambiabili. In verità, le due teorie non sono una sostitutiva dell’altra. È prevedibile che

1) lo scontro di civiltà tra Islam e Cristiani sarà cruento perché fomentato dalle religioni. L’esito sarà incerto per la differente intensità di fede tra le due comunità. Il credo economico che guida l’occidente può essere demolito, acquistato o spostato con facilità. La sentinella del mondo occidentale è il popolo ebraico: se cadrà, costituirà il segnale della sconfitta occidentale cristiana,

2) la società occidentale che emergerà dallo scontro con l’Islam sarà a sua volta inglobata dalla cultura asiatica che nel frattempo si sarà imbarbarita recependo il peggio della cultura economica occidentale. La Coca Cola, il Mac cibo e i Popcorn avranno sostituito il riso e il tè sia nell’alimentazione che nella vita sociale.

L’epilogo dipenderà dall’imprevedibilità degli eventi. L’azione di una formica potrebbe condizionare le sorti mondiali. Il tempo sarà il motore centrale e la stupidità umana il timone della rotta della società in balia dei vizi cardinali che rodono la mente dell’uomo mediocre.

La speranza è nelle isole culturali che residueranno ed emergeranno dalle ceneri del mondo attuale. Le antiche filosofie asiatiche rappresentano il faro per gli uomini che sperano in un mondo migliore.

lunedì 12 aprile 2010

Schopenauer maestro di vita


Io sono un misantropo come Schopenauer. Amo il prossimo, ma detesto le persone stupide che si danno da fare per decostruire la società italiana.

La filosofia a differenza di altre discipline come la matematica, la fisica, la medicina porta alla luce il risultato di tutte le energie mentali. Le verità non sono fatte per la moltitudine delle persone in quanto i più hanno bisogno di certezze opportunamente rese comprensibili sotto forma di religioni o partiti politici (tutti costoro assomigliano a PAPAGENO , cui non spetta il marchio della sapienza).

La vera filosofia ha davvero valore solo per pochi, per le menti di prima categoria e non importa se gli altri non le rendono omaggio in ossequio alle Autorità del momento. Accanto alla filosofia suprema ci sono altre filosofie di seconda, terza e quarta classe. Le filosofie per le classi inferiori assumono la veste dell'autorità assoluta della religione. Il credo politico è un’altra forma deleteria di massimizzare la verità. La libertà di pensiero si inchina alla volontà del dogma e gli uomini si aggregano nel branco.

Sistemi popolari della filosofia

La vita è comprensibile? La sua incomprensione è un problema?

Questa nostra esistenza è ambigua, tormentata, effimera e simile ad un sogno in cui i veri problemi sono messi in ombra e nascosti. Tutti gli uomini, eccetto poche eccezioni, non hanno consapevolezza di questo problema , non se ne rendono conto e si occupano di tutto meno che della comprensione della vita. Gli uomini vivono alla giornata e si interessano soltanto del breve lasso di tempo che interessa la loro esistenza personale. Gli uomini o respingono la comprensione della vita o si rassegnano volentieri ad affrontarlo mediante i sistemi popolari della filosofia ovvero le Religioni.

L’incoerenza delle religioni è tale che, predicando il buonismo, chiamano a raccolta le persone (armiamoci e partite) e le costringono, inculcandogli dogmi fin dalla nascita, a sostituire la mancanza di evidenza e di fondatezza, cioè la comprensione della vita, con minacce in questo o nell'altro mondo e di quando in quando con roghi.

Non c'è da meravigliarsi che l'orizzonte culturale degli uomini ordinari, basato sulla superficialità, dabbenaggine e stupidità non è poi così differente da quello animale che fa coincidere la propria esistenza con il presente, senza riferimento al passato o al futuro e la sua coscienza è limitata in tutto e per tutto all'attimo e all’istinto.

Che senso ha la filosofia per esseri simili e come è possibile rapportarsi con queste persone che potremmo definire pecoroni?

CHI SONO IO? Il primo o l'ultimo della fila?


Io cerco di seguire la “Via di Mezzo”, lontano dagli estremi della curva Gaussiana della società italiana sballottata nel villaggio globale. Rifuggo gli estremismi dei maschilisti brutali e la rivalsa delle femministe causa della rovina culturale.

Credo nella continua ricerca perché sono pieno di dubbi.

Il piano cartesiano è stato superato da quello tridimensionale di Galileo e poi dal relativismo di Einstein. ma i dubbi continuano perchè le conoscenze non sono sufficienti a dare la spiegazione. La scienza medica mi ha dato tanto, ma ovunque giri lo sguardo vedo la sofferenza fisica e psichica affliggere gli uomini. Il tanto decantato progresso è come una spennellata di vernice. Forse qualche buco è stato chiuso, la voragine è aperta.

La mia mente è cambiata in Asia. Bhudda mi ha insegnato la filosofia della vita. La Quarta Nobile Verità mi indica il sentiero della vita passo dopo passo.

Libero dalle rivalità, dalle cattiverie della vita e dai desideri illusori ricerco la pace della mia mente e di chi mi circonda.

DOMANDA: Sono nato o sono diventato un “Provocatore di pensiero”? Il mio essere era stampato nei geni o è stato l’ambiente a plasmare la mia identità?