I sociologi si stanno confrontando su due diverse visioni del futuro.
- La teoria di Fukuyama prevede una fusione dei sistemi politici economici e culturali mondiali. Il capitalismo e la democrazia (forse più esatto chiamarla partitocrazia) conseguiranno la vittoria in quanto non si scorge all’orizzonte la nascita di eventi “interessanti od innovativi”.
- La teoria di Huntington prevede il perdurare delle differenze culturali. Le civiltà si scontreranno per la contrapposizione dei maggiori blocchi etnici: Asia orientale, Mondo islamico ed Occidente opposti gli uni agli altri, arroccati su valori e visioni inconciliabili del mondo.
Molte persone sono convinte che la cultura dell’Occidente, con la bramosia di oppressione e supremazia universale, è un vizio di pensiero falso, immorale e pericoloso.
Gli scenari futuri potrebbero essere molteplici e interscambiabili. In verità, le due teorie non sono una sostitutiva dell’altra. È prevedibile che
1) lo scontro di civiltà tra Islam e Cristiani sarà cruento perché fomentato dalle religioni. L’esito sarà incerto per la differente intensità di fede tra le due comunità. Il credo economico che guida l’occidente può essere demolito, acquistato o spostato con facilità. La sentinella del mondo occidentale è il popolo ebraico: se cadrà, costituirà il segnale della sconfitta occidentale cristiana,
2) la società occidentale che emergerà dallo scontro con l’Islam sarà a sua volta inglobata dalla cultura asiatica che nel frattempo si sarà imbarbarita recependo il peggio della cultura economica occidentale.
L’epilogo dipenderà dall’imprevedibilità degli eventi. L’azione di una formica potrebbe condizionare le sorti mondiali. Il tempo sarà il motore centrale e la stupidità umana il timone della rotta della società in balia dei vizi cardinali che rodono la mente dell’uomo mediocre.
La speranza è nelle isole culturali che residueranno ed emergeranno dalle ceneri del mondo attuale. Le antiche filosofie asiatiche rappresentano il faro per gli uomini che sperano in un mondo migliore.
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