Darwin era un acuto osservatore e riusciva a vedere similitudini dove gli altri non notavano niente. Darwin identificò il filo conduttore esistente nelle diverse specie animali. Mentre gli altri pensavano solo a cucinarli e ringraziavano Dio di averli creati in tante forme per la loro sensibilità gustativa, Darwin ipotizzò che il tempo determinava nelle creature viventi una continua trasformazione: tutto ciò che esiste oggi altro non è che la risultante di cambiamenti trasmessi di generazione in generazione. Darwin non lo sapeva ma aveva scoperto una verità buddista. L'uomo è frutto dell'ultimo cambiamento genetico delle scimmie. Darwin fu ridicolizzato mentre saltava tra gli alberi con la coda e i piedi prensili mangiando banane e gridando GRU-GRU. Nel '800 mettere in dubbio la creazione divina dell'uomo con una teoria evolutiva significava andare contro il pensiero scientifico canonico.
Oggi avviene l'incontrario: l'evoluzione viene invocata per spiegare tutte le diversità esistenti e quando manca un anello della catena si utilizza la fantasia per colmare il buco scientifico. Questo è quello che fa il neuro scienziato Boncinelli quando cerca di spiegare perché i bambini nascono con un cervello immaturo. Per uniformare l'uomo alle altre specie animali e permettere ai neonati una vita autonoma alla nascita, sarebbe necessaria una gestazione non di 9 bensì di 18 o 24 mesi. La grandezza del cervello e della scatola cranica non combaciano con la conformazione del bacino. Il Boncinelli allora trova la soluzione: l'evoluzione si accorse che "il chiorbone non esce dal passerone". L'homo sapiens si sviluppò in un arco di tempo brevissimo. Il suo cervello fu esposto ad una crescita esplosiva: se erano stati necessari milioni di anni per arrivare all'Homo erectus, in poche migliaia di anni il cervello dell'Homo sapiens raddoppiò di volume. Le strutture ossee non furono sottoposte ad analoga trasformazione, per cui, così spiega l'emerito scienziato, il cervello decise di non crescere e di uscire prima dal buco stretto del bacino femminile. Questa perla di fantasia deve averla parafrasata dalla storia che circola nelle bettole portuali: "fica stretta goduria perfetta". La spiegazione scientifica di Boncinelli per spiegare il "tumulto evolutivo dell'uomo" è basata sull'adattamento del cervello alle dimensioni del bacino.
Sgomenti si rimane di fronte alla esasperata ricerca di fornire a tutti i costi una spiegazione ad un fatto che rappresenta un vuoto nella teoria evoluzionistica di Darwin. La comparsa improvvisa dell'Homo sapiens è un mistero che necessita di ulteriori ricerche per essere spiegato. Certe interpretazioni, che servono solo a vendere libri, alimentano l'insabbiamento della scienza e il ritorno ai tempi darwiniani in cui tanti saccenti parlavano solo perchè l'evoluzione aveva dato loro una lingua larga.
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