domenica 20 giugno 2010

La SCUREGGIA e le EMOZIONI


Non avrei mai pensato che la scureggia diventasse la chiave di lettura della potenza della mente, ma il libro di Goleman e del Dalai Lama mi hanno fornito una interessante riflessione.
Il gas che si forma nell'intestino e' naturale e non importa se hai mangiato carne, pesce o verdura. L'aglio e la cipolla insieme al peperoncino e ai fagioli di certo gonfiano la pancia ed allietano il naso quando il rombo fuoriesce dalle natiche lievemente contratte. Il gas si diffonde e profuma l'aria secondo la tua interpretazione, ma per le persone che ti stanno vicino sul loro viso non si legge felicita' ma odio, dispezzo e disgusto.
Le emozioni sono spontanee ed alcune sono estremamente pericolose: la rabbia, il desiderio e l’illusione sono definite "emozioni distruttive". Erroneamente molti definiscono le emozioni, reazioni psicofisiche che si attivano per rispondere a determinate situazioni ed eventi. Costoro pensano che le emozioni siano frutto della mente. Questa interpretazione abbastanza comune nella societa' scientifica occidentale non e' corretta. Le emozioni sono la risposta spontanea di tutti gli esseri viventi a situazioni ambientali. Dai mammiferi ai pesci ciascun individuo risponde con la avversione o l'attrazione, l'aggressione o la paura. Le emozioni sono la risposta genetica della sopravvivenza e sono originate nell'amigdala, tra il tronco encefalico e la neo-corteccia. La mente non puo' sopprimere le emozioni ma le puo' controllare. Quando la pancia e' piena d'aria puo' essere molto dolororo reprimere la scureggia come pure puo' essere molto disdicevole lasciare la massima liberta' alla fuoriuscita dei gas. Ne' la repressione ne' la liberta' sono buone risposte. La cosa migliore e' risolvere il problema in modo da non essere costretti a scureggiare o a soffrire.
Le emozioni sono come le scuregge, originano spontaneamente indipendentemente dalla volontà; possono essere lasciate libere o essere represse. La mente e' in grado di applicare il giusto equilibrio e moderare lo sviluppo delle emozioni. La mente, se allenata con la meditazione, e' in grado di incanalare tutte le emozioni, anche quelle distruttive, verso la pace e la tranquillita' della vita
grazie Dalai Lama

martedì 15 giugno 2010

Matrimonio civile


La scelta del luogo dove sposarsi assume un significato romaltico per due fidanzati.
Nel matrimonio religioso vi e' la ricerca di una chiesa piccola, grande, moderna, antica: importante e' che sia piena di sentimento per trasmettere ai due amanti la felicita' di una unione vitale. Il prete con la sua veste ha una importanza ridotta.
Nel matrimonio civile le cose sono diverse. La stanza dove si celebra il matrimonio e' un ufficio che puo' essere addobbato e reso piu' carino, ma non vi e' alcuna carica emozionale tipica dei luoghi di culto. L'amore delle persone supplisce a questa carenza, ma qui interviene il fattore chitico: il SINDACO. Costui e' un politico e, con i tempi che corrono salve le rarissime eccezioni, lo rendono inviso alla popolazione anche se e' stato eletto a larghi voti.
La scelta del luogo del matrimonio civile e' bene che non dipenda solo dalla convenienza, ma sprattutto dalla faccia del sindaco. Tutte le volte che sara' guardato l'album fotografico ci sara' un momento di inbarazzo e sconforto nel vedere i due giovani amorosi vicino ad una faccia a culo che mentre sorride pensa a fatti suoi.
Consiglio: giovani innamorati fatevi mandare la fotografia del sindaco prima di decidere il luogo dove sposarsi. Eviterete cosi'di rovinare il vostro album dei ricordi con la faccia del sindaco.

domenica 13 giugno 2010

Fanculo club


Ciao amico! questo e' un club scherzoso, ironico, amico e goliardico.
E' un club che unisce coloro che sono stanchi di vedere la gente leticare tra loro. A noi NON piace ne' leticare ne' essere stressati. Queste virtu' malefiche le lasciamo tutte agli altri. La parola d'ordine del club e' FANCULO. Telo diciamo in senso amichevole e senza alcuna offesa, senza rancore perche' noi viviamo nella tranquillita'.
Coloro che vogliono vivere sempre arrabbiati, li lasciamo cuocere nel loro crogiuolo. Siamo talmente generosi che gli lasciamo tutta la loro rabbia e anche quella che vorrebbero dare a noi. Il nostro FANCULO significa che non raccogliamo le ostilita'. Noi non ce l'abbiamo con te ne' con il mondo; noi siamo tranquilli, siamo diversi e non ci costa fatica fare due passi in piu' per andare a respirare aria pulita lontano dalla tua rabbia e dalle tue tossini flautolenti ed acide. Se la tua vita di merda ti piace sei padrone di viverci dentro. Prima o poi chi sta nella merda sa che arriva l'onda. Io ti guardo con l'occhio socchiuso e penetrante del FANCULO e mene frego di te. Noi del FANCULO CLUD siamo positivi e costruttivi. Noi viviamo per una vita migliore. Come disse Dante, non ci curiamo di te, ma tiriamo innanzi.
"sei sicuro di non essere buddista?"
Il Fanculo club organizza riunioni, discussioni ed allenamenti di FANCULO per esperti e principianti

sabato 12 giugno 2010

LO STITICO di BUONCONVENTO


Il giovane ragazzo con la barbetta incolta mi accoglie sorridendo dopo che mi aveva fatto aspettare 15 minuti perche' stava vendendo un telefonino ad una cliente inglese. Alla mia domanda su una promozione tariffaria risponde preciso e sintetico. Quando pero' faccio il nome di un altro operatore la sua espressione cambia, il sorriso scompare, le mascella cade e le palpebre si abbassano. Laconico dice:" Non c'e' piu', deve andare da un altra parte" e cosi' termina la sua disponibilita' e va a servire un altro cliente con un nuovo sorriso stampato sul viso.
Attonito e perplesso mi avvio all'uscita e saluto il mio vecchio amico proprietario del negozio. " Come e' andata, hai trovato quello che cercavi?" mi domanda. "Si, ho avuto le risposte, ma il ragazzo e' stitico". L'amico, vecchio goliardico mi dice: "Allora ha bisogno di un clistere!". rispondo: " Mi sembra una buona idea, altrimenti la merda gli esce anche dalla bocca".
Morale:la routine giornaliera stanca la mente, ma una piccola fiammella va tenuta sempre accesa per non vivere nel buio.
Non prendere alla leggera
il male che fai,
pensando che non ti tocchi.
Una brocca si riempie
d'acqua che cade goccia a goccia
(Dhammapada)

venerdì 16 aprile 2010

Scontro di Civilta'


I sociologi si stanno confrontando su due diverse visioni del futuro.

  1. La teoria di Fukuyama prevede una fusione dei sistemi politici economici e culturali mondiali. Il capitalismo e la democrazia (forse più esatto chiamarla partitocrazia) conseguiranno la vittoria in quanto non si scorge all’orizzonte la nascita di eventi “interessanti od innovativi”.
  2. La teoria di Huntington prevede il perdurare delle differenze culturali. Le civiltà si scontreranno per la contrapposizione dei maggiori blocchi etnici: Asia orientale, Mondo islamico ed Occidente opposti gli uni agli altri, arroccati su valori e visioni inconciliabili del mondo.

Molte persone sono convinte che la cultura dell’Occidente, con la bramosia di oppressione e supremazia universale, è un vizio di pensiero falso, immorale e pericoloso.

Gli scenari futuri potrebbero essere molteplici e interscambiabili. In verità, le due teorie non sono una sostitutiva dell’altra. È prevedibile che

1) lo scontro di civiltà tra Islam e Cristiani sarà cruento perché fomentato dalle religioni. L’esito sarà incerto per la differente intensità di fede tra le due comunità. Il credo economico che guida l’occidente può essere demolito, acquistato o spostato con facilità. La sentinella del mondo occidentale è il popolo ebraico: se cadrà, costituirà il segnale della sconfitta occidentale cristiana,

2) la società occidentale che emergerà dallo scontro con l’Islam sarà a sua volta inglobata dalla cultura asiatica che nel frattempo si sarà imbarbarita recependo il peggio della cultura economica occidentale. La Coca Cola, il Mac cibo e i Popcorn avranno sostituito il riso e il tè sia nell’alimentazione che nella vita sociale.

L’epilogo dipenderà dall’imprevedibilità degli eventi. L’azione di una formica potrebbe condizionare le sorti mondiali. Il tempo sarà il motore centrale e la stupidità umana il timone della rotta della società in balia dei vizi cardinali che rodono la mente dell’uomo mediocre.

La speranza è nelle isole culturali che residueranno ed emergeranno dalle ceneri del mondo attuale. Le antiche filosofie asiatiche rappresentano il faro per gli uomini che sperano in un mondo migliore.

lunedì 12 aprile 2010

Schopenauer maestro di vita


Io sono un misantropo come Schopenauer. Amo il prossimo, ma detesto le persone stupide che si danno da fare per decostruire la società italiana.

La filosofia a differenza di altre discipline come la matematica, la fisica, la medicina porta alla luce il risultato di tutte le energie mentali. Le verità non sono fatte per la moltitudine delle persone in quanto i più hanno bisogno di certezze opportunamente rese comprensibili sotto forma di religioni o partiti politici (tutti costoro assomigliano a PAPAGENO , cui non spetta il marchio della sapienza).

La vera filosofia ha davvero valore solo per pochi, per le menti di prima categoria e non importa se gli altri non le rendono omaggio in ossequio alle Autorità del momento. Accanto alla filosofia suprema ci sono altre filosofie di seconda, terza e quarta classe. Le filosofie per le classi inferiori assumono la veste dell'autorità assoluta della religione. Il credo politico è un’altra forma deleteria di massimizzare la verità. La libertà di pensiero si inchina alla volontà del dogma e gli uomini si aggregano nel branco.

Sistemi popolari della filosofia

La vita è comprensibile? La sua incomprensione è un problema?

Questa nostra esistenza è ambigua, tormentata, effimera e simile ad un sogno in cui i veri problemi sono messi in ombra e nascosti. Tutti gli uomini, eccetto poche eccezioni, non hanno consapevolezza di questo problema , non se ne rendono conto e si occupano di tutto meno che della comprensione della vita. Gli uomini vivono alla giornata e si interessano soltanto del breve lasso di tempo che interessa la loro esistenza personale. Gli uomini o respingono la comprensione della vita o si rassegnano volentieri ad affrontarlo mediante i sistemi popolari della filosofia ovvero le Religioni.

L’incoerenza delle religioni è tale che, predicando il buonismo, chiamano a raccolta le persone (armiamoci e partite) e le costringono, inculcandogli dogmi fin dalla nascita, a sostituire la mancanza di evidenza e di fondatezza, cioè la comprensione della vita, con minacce in questo o nell'altro mondo e di quando in quando con roghi.

Non c'è da meravigliarsi che l'orizzonte culturale degli uomini ordinari, basato sulla superficialità, dabbenaggine e stupidità non è poi così differente da quello animale che fa coincidere la propria esistenza con il presente, senza riferimento al passato o al futuro e la sua coscienza è limitata in tutto e per tutto all'attimo e all’istinto.

Che senso ha la filosofia per esseri simili e come è possibile rapportarsi con queste persone che potremmo definire pecoroni?

CHI SONO IO? Il primo o l'ultimo della fila?


Io cerco di seguire la “Via di Mezzo”, lontano dagli estremi della curva Gaussiana della società italiana sballottata nel villaggio globale. Rifuggo gli estremismi dei maschilisti brutali e la rivalsa delle femministe causa della rovina culturale.

Credo nella continua ricerca perché sono pieno di dubbi.

Il piano cartesiano è stato superato da quello tridimensionale di Galileo e poi dal relativismo di Einstein. ma i dubbi continuano perchè le conoscenze non sono sufficienti a dare la spiegazione. La scienza medica mi ha dato tanto, ma ovunque giri lo sguardo vedo la sofferenza fisica e psichica affliggere gli uomini. Il tanto decantato progresso è come una spennellata di vernice. Forse qualche buco è stato chiuso, la voragine è aperta.

La mia mente è cambiata in Asia. Bhudda mi ha insegnato la filosofia della vita. La Quarta Nobile Verità mi indica il sentiero della vita passo dopo passo.

Libero dalle rivalità, dalle cattiverie della vita e dai desideri illusori ricerco la pace della mia mente e di chi mi circonda.

DOMANDA: Sono nato o sono diventato un “Provocatore di pensiero”? Il mio essere era stampato nei geni o è stato l’ambiente a plasmare la mia identità?