giovedì 8 luglio 2010

SORATOPA


Lei nacque di notte.
Nicola Il Pivino la sogno' bellissima e nuda sotto la Luna. Cosi' la battezzo'. Lavoro' mesi interi per renderla identica al sogno. Alla fine l'opera compiuta esaltava la bellezza delle forme e del viso della giovane fanciulla. Dall'alto del suo piedistallo troneggiava le terre ospitali e infondeva sicorezza e piacere in tutti i passanti.
Un giorno arrivo' il Club della Spugna, che orbati da tanta bellezza, non poterono esimersi dal contemplarla e dal toccarla. Piu' il livello dell'alcool saliva e piu' le loro mani carnose correvano per le forme della giovane figura. Luna era frastornata. Tanta invadenza cosi' pressante la turbava e allo stesso tempo la eccitava.
"Cosi' non va bene!, Non puo' chiamarsi Luna. Il suo vero nome e' SORATOPA"
Gaudivi, licenziosi e libertini inneggiarono canti e sonetti che fecero arrossire la pelle abbronzata di Soratopa. Infine, prostrati con la mente annebbiata resero omaggio al Pivino che con il suo sogno era riuscito a dare forma ai loro sogni reconditi.
SORATOPA compiaciuta apprezzo' la sua nuova esistenza. Il suo corpo sotto il sole splendeva per la felicita' dei pellegrini. Tra un bicchier di vino e una carezza sulle sue forme la vita e' piu' bella.

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