venerdì 8 febbraio 2013

Don Piero Corsi

Lo dico chiaro don Piero Corsi ha ragione quando dice che le donne provocano gli uomini.
La bestia che e' nell'uomo si esalta di fronte alla provocazione sessuale e nelle menti + deficienti si espande le bramosia del corpo fino allo stupro e all'omicidio. Miserabile l'uomo che compie tale misfatto e che dovrebbe essere punito con il taglio dei coglioni e il marchio a fuoco sulla fronte per il pubblico disprezzo. Ma miserabili le donne che seguono la moda della provocazione. Al passeggio per il Corso quante donne sfoggiano il loro corpo con movimenti che esaltano le forme del sesso. Pocce, culo, cosce e occhi truccati sono in esposizione. Ma cosa e' che fa di un uomo una bestia e di una donna una puttana: il vestito. La moda e' cambiata. Fino a poco tempo va certi vestiti si trovavano indossati solo dalle puttane in via Salaria, Oggi li trovi su donne che si pavoneggiano nel passeggio! Non sono puttane, ma tremende puttane perché  non vendono il sesso ma scuotono la immaginazione dell'uomo. Costui, se deficiente e debole, si sfogherà  alla ricerca di una donna in un angolo buio esaltato dalla memoria della tremenda puttana per i suoi bestiali istinti. E la tremenda puttana continua indisturbata il suo passeggio incurante di sconvolgere la morale, il buon gusto e la convivenza civile. Lo show del corpo e' una attitudine delle donne che ricercano nella esteriorità il nulla della loro coscienza
Le femministe dovrebbero farsi autocritica e abbandonare una difesa qualunquista che sminuisce il ruolo vero della donna. Un conto e' il rispetto e il pudore e un conto e' lo show delle tremende puttane. Con il gaudio della TV e dei porci lordosi. (Immagine della Madonna con un bel viso e un vestito sobrio) 
Alla finestra ci sono altri popoli ed altre religioni che osservano e disprezzano questo costume sociale italiano e non mancano coloro che  vedono questa depravazione un idolo da combattere e distruggere. Bravo Don Piero Corsi, peccato che certe verità non possono essere dette che subito si alzano forti le urla "dagli all'untore".

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